martedì 26 novembre 2013

SOLE

( fonte :http://www.flickr.com/photos/paolo_cst/334326664/ )

ECCO ALCUNI DISEGNI


Considerando che finora vi ho parlato per lo più a livello teorico del disegno infantile ho pensato ora di riportarvi un un video che rappresenta in modo pratico alcune creazioni ; gardandolo possiamo cogliere : le tecniche di creazione , gli oggetti più rappresentati , i colori più utilizzati ecc... attraverso i quali i bimbi esprimono le loro emozioni , le loro passioni . i loro timori e quindi attraverso cui si raccontano!!
Dateci un' occhiata...

LABORATORIO CREATIVO PER BAMBINI

 

Ho pensato di riportarvi un esempio pratico di laboratorio creativo per bambini dove possiamo ammirare i " piccoli artisti " intenti nel rappresentare attraverso vari materiali e nel modo che più gli piace le loro idee dando libero sfogo alla loro fantasia .Essi in modo collaborativo ed inconsapevole stanno affinando le loro capacità artistiche!!!

domenica 24 novembre 2013

IL COLORE NELLA CROMOTERAPIA

( fonte immagine:http://www.flickr.com/photos/antoniodemanuele/8074838955/ )

Approfondendo il tema del disegno mi sono chiesta se i colori con i quali riempiamo i nostri disegni possono darci dei benefici... cosi ho fato una ricerca sulla cromoterapia che appunto utilizza i colori come cura vedendo in essi una fonte di benessere.  Partirei dunque da una definizione di cromoterapia per poi passare agli effetti dei colori sul nostro benessere...

DEFINIZIONE DI CROMOTERAPIA:
La cromoterapia è una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per la cura delle malattie.L'utilizzo dei colori è normalmente regolato da principi comuni, analoghi a quelli che portano a scegliere il colore dell'abito da indossare o la tinta delle pareti di casa per abbinarli a una determinata personalità e favorire o contrastare un certo stato d'animo. Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio, e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo e calmare certi sintomi.L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, ed anche i presupposti della teoria sono considerati scientificamente incoerenti.

EFFETTI DEI COLORI:

In cromoterapia, ogni colore viene associato a particolari caratteristiche psichiche e spirituali degli individui, e i sostenitori della stessa credono che avrebbe particolari effetti sul funzionamento dell'organismo. Non esistono prove cliniche o scientifiche della fondatezza di tali asserzioni indimostrate.
A ciascun colore vengono poi associate proprietà specifiche, spesso basate su semplici analogie psicologiche; nel seguito vengono riportati alcuni esempi basati sulle teorie (prive di riscontri scientifici) di settore.

ROSSO

Il rosso ha valenze sia positive che negative. Da un lato il rosso è il colore dell’amore,dall'altro è il colore del fuoco, e quindi può rappresentare il fuoco, il calore, l’energia e la luce. Questo colore viene associato alla forza, alla salute e alla vitalità e rappresenta il fuoco, la gioia, la festa, l'eccitazione sessuale, il sangue e le passioni violente.

ARANCIONE

L'arancione avrebbe secondo la cromoterapia un'azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali e un grosso effetto di integrazione e di distribuzione dell'energia, inducendo serenità, entusiasmo, allegria, voglia di vivere, ottimismo, positività dei sentimenti, sinergia fisica e mentale.

GIALLO

Il giallo viene associato alla parte sinistra del cervello e in genere al lato intellettuale, con effetti di stimolazione e aiuto nello studio. È considerato un colore protettivo e concreto, in aiuto a chi è troppo aperto o troppo creativo, associato alla felicità, alla saggezza e alla immaginazione, generatore di buon umore, sia che si indossino indumenti di tale colore sia come tinteggiatura per le pareti.

VERDE

Il verde, colore fondamentale della natura, è il colore dell'armonia: simboleggia la speranza, l'equilibrio, la pace e il rinnovamento. È un colore neutro, rilassante, favorisce la riflessione, la calma, la concentrazione.

Blu

Il blu è un colore calmante e rinfrescante. Per le teorie di settore, è un colore che calma e modera e che fa dimenticare i problemi di tutti i giorni.

(fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Cromoterapia)

Mi è capitato diverse volte di andare presso alcuni centri termali e vedere intere sale dedicate alla cromoterapia e devo dire che questa forma di terapia è davvero efficace una volta usciti da tali stanze si prova un vero senso di benessere...

venerdì 22 novembre 2013

DISEGNO COME ARTETERAPIA

( fonte immagine : http://www.flickr.com/photos/tempodeflorescer/6209120271/in/photolist-asFn8M-asFma2-fcFh8h-cv6UBj-fcFkkJ-cv6ydm/lightbox/)



Proseguendo nel mio approfondimento sul disegno mi sono chiesta in quale modo il disegno può essere di sostegno alle persone con difficoltà , adulti e bambini .... così ho scoperto che il disegno così come la musica, la danza ecc.. fà parte degli strumenti attraverso cui si applica l' arteterapia che in generale consiste nel vedere l' arte come una cura . Ecco alcune notizie in più : partirei dalla sua definizione per poi analizzare come il disegno viene utilizzato in questa forma speciale di terapia...

L' ARTE TERAPIA:
L’arteterapia può essere definita come l’insieme dei trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione, e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia e la riabilitazione al miglioramento della qualità della vita.
(fonte: http://www.psicolab.net/2005/arteterapia-l%E2%80%99arte-che-cura/)

DISEGNO E PITTURA:
Il disegno e la pittura: Il disegno e la pittura vengono utilizzate in arteterapia per acquisire o potenziare la capacità di contattare le emozioni e rappresentarle in una dimensione fantastica attraverso la forma e il colore. Inoltre, richiedendo l’attivazione della coordinazione visuomotoria e la capacità di movimenti fini e precisi, comporta un giovamento anche da un punto di vista strettamente motorio. Il disegno assume infatti in arteterapia tre significati: un significato ludico (per creare), un significato narrativo (per raccontare di sé), e un significato conoscitivo (per porsi e rispondere a delle domande). Ma soprattutto il disegno ha un valore proiettivo. Il disegno infatti permette di esplicitare i propri conflitti e le proprie ansie che, assumendo concretezza e divenendo finalmente qualcosa di esterno a sé, trovano finalmente il distacco necessario per poter essere affrontate in maniera meno ansiogena.
Noti sono i numerosi test proiettivi che utilizzano le arti grafiche e in particolar modo il disegno, come il test della figura umana di Manchover, il test dell’albero e della famiglia di Koch, e il test della casa di Buck. A prescindere dai test, qualsiasi tipo di disegno contiene ovviamente aspetti proiettivi, che si ritrovano nel modo in cui viene utilizzato lo spazio (in questo caso il foglio), il tipo di tratto, e i colori utilizzati. Il disegno può inoltre essere utilizzato in arteterapia come strumento di analisi delle dinamiche di gruppo e del modo in cui ciascun soggetto interagisce nel gruppo. Proponendo, ad esempio, un disegno di gruppo – in cui sia lo spazio (il foglio), che gli strumenti (colori, matite, etc.), che il tema sono unici per tutto il gruppo – potranno rendersi evidenti le dinamiche di potere all’interno del gruppo e le modalità che il gruppo elabora per la risoluzione degli eventuali conflitti, nonché il modo in cui ciascun membro si relaziona al gruppo, alle sue dinamiche di potere e al conflitto.
Per quanto riguarda la pittura possono essere utilizzate tutti gli strumenti e tutte le tecniche pittoriche, come ad esempio i pennarelli, le tempere, gli acquarelli, i colori a dita, il collage e così via. Va tenuto presente che anche la scelta di un certo strumento ha un valore simbolico. Mentre, ad esempio, i pennarelli, facili da usare e con un tratto nitido e definito, danno sicurezza, le tempere e, ancora di più, i colori a dita sporcano e richiedono un coinvolgimento maggiore, e infatti di solito non vengono usati da persone con tratti ossessivo-compulsivo. O ancora il collage, che richiede un minor impegno creativo perché si tratta solo di assemblare, viene di solito scelto da persone che si sentono in qualche modo minacciati da un’attività creativa troppo libera. La scelta, invece, di usare più strumenti insieme, è indice di grande flessibilità ed è molto utile nello sviluppo del pensiero laterale, che esula dagli schemi classici. Anche il modo in cui i soggetti si avvicinano ed effettuano la scelta ci dice molto di loro.
( fonte : http://www.psicolab.net/2005/arteterapia-l%E2%80%99arte-che-cura/)



COME OSSERVARE IL DISEGNO INFANTILE


Approfondendo il tema del disegno nel mondo infantile mi sono anche chiesta in quale modo noi adulti possiamo comprendere il significato più profondo che si nasconde dietro ai disegni infantili... così ho cercato alcune linee guida da seguire per arrivare a tale comprensione. In particolare mi sono chiesta cosa dobbiamo analizzare del disegno infantile e come possiamo farlo , a riguardo ho trovato alcune regole e test molto interessanti che ora vi riporto:


10 REGOLE D' ORO PER OSSERVARE I DISEGNI DEI BAMBINI
  1. situa il disegno nel suo contesto (farsi raccontare il disegno dal bambino)
  2. ricorda che il bambino si proietta nel suo disegno
  3. il disegno è un'istantanea
  4. osserva il disegno nel suo insieme
  5. presta attenzione all'uso dei colori
  6. valuta lo spazio occupato dal disegno
  7. ricorda che la presenza di animali è molto importante
  8. i personaggi sono essenziali
  9. non fare mai commenti negativi (un commento negativo blocca la libertà nell'esprimersi attraverso il disegno e conseguentemente si traduce in un blocco emotivo per il bambino)
  10. verifica se c'è la ripetizione ossessiva di un tipo di disegno
E' possibile effettuare alcuni semplici TEST (senza la presunzione di intenderli come elementi “diagnostici”, ma allo scopo di fornire all'adulto spunti di riflessione che andranno poi eventualmente verificati da chi ha una competenza specifica). 

TEST ALBERO

Consegna: “Disegna un albero, quello che vuoi, puoi usare anche i colori”

L'albero rappresenta l'energia interna del bambino.

  • Radici: sono la parte legata al nutrimento che non si vede, ma che permette di crescere. E' la mamma.
  • Tronco: è la sicurezza di sé
  • Chioma: i rami si “allargano al mondo”. E' il rapporto con gli altri
  • Frutti: attaccati ai rami sono un elemento positivo, indice di generosità; senza rami possono invece essere segno di insicurezza: sono frutti legati al nulla
  • La presenza di dettagli attorno all'albero (funghi, farfalle, ecc.) indica che ci sono energia e nutrimento anche per gli altri.
  • Il nodo sul tronco (tana dello scoiattolo per esempio) è simbolo di bisogno di protezione.
(fonte: http://www.tecnologieducative.it/index.php?option=com_content&id=1466)


giovedì 21 novembre 2013

IL DISEGNO E I BAMBINI AUTISTICI

Analizzando il tema del disegno infantile mi sono chiesta anche se il disegno può essere d' aiuto a bambini affetti da alcuni disturbi in particolare mi sono concentrata sull' autismo, e di seguito riporterò le notizie che ritengo più interessanti.

DEFINIZIONE DI AUTISMO:
Prima di passare all' analisi dei disegni di bambini autistici cerco di deinire meglio cosa si intende per autismo:
L'autismo, chiamato originariamente Sindrome di Kanner, è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.[1]Più precisamente, data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalso l'uso di parlare, più correttamente, di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders).

Analisi dei disegni di bambini autistici
Gli studi psicoanalitici rimangono ancora utili nel tentativo di penetrare i segreti dell’inconscio, di comprendere il linguaggio emotivo espresso dai bambini autistici, come da tutti i bambini, attraverso il disegno, rompendo quella barriera comunicativa, quel muro che quotidianamente si frappone tra sé ed i familiari, i maestri, i compagni di scuola.
Generalmente, il bambino autistico manifesta totale disinteresse per le persone e per gli avvenimenti che accadono intorno a lui: egli è immerso nel suo mondo, lontano dalle frustrazioni, dalle delusioni e dai pericoli esterni.
Le sue risposte sono sempre bizzarre, insolite ma, se sostenute da buona intelligenza, rivelano un tipo di associazione mentale originale.
I bambini autistici manifestano nei loro disegni la tendenza a rappresentare un mondo fantastico nel quale vivono immersi e completamente posseduti.
Il regno dell’immaginario e del fantastico li ingabbia fino ad impedire loro il viaggio di ritorno, scatenando una fantasia sfrenata, fatta spesso di rappresentazioni catastrofiche e lugubri che esprimono una percezione ansiosa dell’universo.
L’impossibilità di comunicazione con le persone, in particolare con quelle familiari, emerge con la rappresentazione grafica di figure fisse, separate tra loro da linee nere e verticali che possono talvolta assumere l’aspetto di muro invalicabile o ancora, di un mare diviso a metà.
A volte i bambini autistici non si rappresentano graficamente come esseri umani, ma come oggetti con i quali tendono completamente ad identificarsi. Negli anni Settanta, lo studioso Betthelaim riportò il caso di un bambino autistico di nove anni che in un suo disegno si era identificato con una macchina.
Egli venne definito “bambino meccanico” in quanto si rappresentava chiuso in un marchingegno meccanico che gli controllava sia la respirazione che i movimenti.
“Le esperienze quotidiane del bambino” come ricorda di questo caso Anna Oliverio Ferraris in un suo libro “erano fortemente condizionate dalla convinzione di essere una macchina, tanto che si rivolgeva agli altri con monosillabi, parlava a se stesso come ad una macchina e i suoi movimenti erano simili agli scatti regolari di un meccanismo…La sua vita era regolata da riti precisi e rigidi, entrando nella stanza da pranzo egli tendeva un immaginario filo elettrico da un’immaginaria fonte di energia al tavolo, poi isolava se stesso con un tovagliolo e soltanto allora si sedeva per mangiare” .

L’identificazione con il marchingegno meccanico venne spiegata da Betthelaim come la conseguenza di un rifiuto affettivo da parte della madre nei confronti del figlio; rifiuto manifestato fin dalla nascita del piccolo.
Di qui la necessità da parte del bambino di compensare questa carenza affettiva attraverso la creazione di un guscio “meccanico” che gli permetteva di affrontare con la freddezza e la rigidità delle azioni automatiche l’indifferenza ed il mutismo affettivo del mondo esterno.
L’analisi di altri disegni di bambini autistici ha mostrato come alcuni di essi esprimano in modo marcato e netto una forte fantasia di aggressività, testimoniata per esempio dalla forte pressione esercitata sul foglio, tanto da lasciare dei buchi, oppure la raffigurazione di dettagli del volto molto marcati (mento rinforzato, collo tozzo o bocca larga e spessa) o di gesti violenti (pugni chiusi, narici disegnate) o ancora,di personaggi armati o in procinto di compiere atti violenti.
E’ interessante ricordare il disegno di una bambina autistica di nove anni nel quale era rappresentato un uomo gigantesco che aveva in una mano un bastone e nell’altra una casa con alcune persone al suo interno.
In questo disegno si poteva cogliere l’angoscia profonda di questa bambina nel comunicare col mondo e la necessità di annientarlo, in qualche modo, per garantirsi la sopravvivenza.
Alcuni bambini autistici manifestano la propria aggressività o forte angoscia nei confronti del mondo, utilizzando colori molto forti, come il rosso ed il nero.
Alcune volte, l’aggressività viene indirizzata verso se stessi: un bambino autistico di sette anni da me incontrato qualche anno fa si raffigurava come un omino nero che perde una mano tagliata con una forbice.
Ciò sta a significare la forte diffidenza ed ansia di uscire “allo scoperto”.
Da quanto sin qui detto, si può allora sostenere che l’approccio psicoanalitico risulta ancora valido nello studio sistematico dei disegni dei bambini, in particolare di quelli più isolati dal punto di vista comunicazionale col mondo esterno, fornendo un utile strumento diagnostico delle problematiche e delle difficoltà delle quali consapevolizzare gli ambienti educativi, fatti da insegnanti e genitori, frequentati dai bambini, sì da aprire un varco attraverso il quale poter iniziare un progetto condiviso di obiettivi e di valorizzazione di potenzialità nascoste, come testimoniano numerose creazioni artistiche di bambini e ragazzi autistici.



LABORATORI DI DISEGNO PER BAMBINI

Siccome abbiamo parlato  del disegno ora vorrei ricercare alcuni esempi di " laboratori di disegno " che si possono fare con i bambini per incentivare e stimolare ulteriolmente la loro creatività....

(fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/cifa/6519985093/sizes/n/in/photolist-aW9Cq6-aHt5di-aHsSHB/)


L' attività di disegno viene incentivata nei piccoli artisti sin dall' asilo fino ad arrivare ai gradi di istruzione superiore dove ovviamente le tecniche saranno più raffinate.
Nell' asilo nido per esempio le maestre possono mettere a disposizione dei piccoli alcuni colori a dita di cui essi si serviranno per creare i loro disegni .... spesso questi colori vengono messi in alcuni contenitori dove i bimbi intingeranno le loro manine per poi procedere nella pittura che può avvenire sù un cartone ,sù una tela ecc... essi in questo modo, divertendosi ed esplorando, imparano a disegnare e man mano che crescono, e quindi verso la scuola materna ed elementare, miglioreranno le loro abilità procedendo nel disegno grazie all' uso di altri strumenti come il pennello, i colori che inoltre affinano anche la loro manualità in vista dell' apprendimento della scrittura.
Questi laboratori vengono fatti in classe , dove i bimbi vengono divisi in gruppi e collaborano alla creazione di un progetto comune come per esempio quella di un grande cartellone che poi una volta disegnato verrà esposto, così che essi siano anche orgogliosi del loro lavoro....
Queste attività laboratoriali le ho sperimentate in prima persona quando andavo all' asilo e devo dire che le trovo molto costruttive e utili , sono attività dove i piccoli si divertono e imparano a disegnare senza nemmeno rendersene conto in modo disinteressato.
Ecco un altra immagine che  ritrae i bimbi in alcune di queste attività laboratoriali ....



(fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/cifa/6376469441/sizes/n/in/photolist-aHt5di-aHsSHB/)



(fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/cifa/6376430773/sizes/n/in/photolist-aHsSHB/)









IL DISEGNO NEL MONDO DEI BAMBINI

 
(fonte immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Aofhfeworewour2.jpg)

Ho deciso di affrontare in questo post un tema che ritengo molto interessante ovvero " il disegno nel mondo dei bambini " per fare questo mi servirò del mio PLE cercando di arrivare ad un apprendimeno più approfondito su questo argomento . Partirò dalla definizione di disegno , dalle sue forme , dai suoi strumenti per poi approfondire la questione cercando di capire cosa realmente rappresenta questa attività per i bambini, quali sono le sue funzioni educative e comunicative , cosa provano i bimbi nel disegnare e capire se il disegno può essere di aiuto anche per i bimbi con difficoltà d' apprendimento .

DEFINIZIONE DI DISEGNO Il disegno è il processo di tracciare segni su una superficie tramite l'applicazione di una pressione o il trascinamento di un apposito strumento sulla superficie
(fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Disegno)

CON QUALI STRUMENTI SI DISEGNA?

Quando osservo i bimbi che disegnano noto che essi si servono di questi strumenti:

  • matite
  • penne
  • pennelli
  • pastelli a cera 
  • carboncini
  • colori a dita
DOVE SI DISEGNA?

Solitamente vedo che i bimbi disegnano su varie superfici, come:

  • carta
  • cartoncini
  • tavola
  • muro
  • tela
  • rame
  • vetro

COSA DISEGNANO I BAMBINI?

  • case
  • alberi ( paesaggi)
  • la loro famiglia
  • i loro amici
  • scarabocchi
  • forme geometriche
  • forme astratte....
Dopo aver analizzato i punti sopra riportati mi chiedo quale sia la motivazione per la quale i bimbi passano tanto del loro tempo a disegnare e sono arrivata a queste conclusioni .... credo che essi lo facciano non solo per puro divertimento ma anche perchè attraverso il disegno i bambini si raccontano, ci parlano della loro personalità delle loro paure ,dei loro interessi ,dei loro problemi , dei loro conflitti interni e ciò che mi affascina è che tutte queste cose vengono fatte in modo inconsapevole da parte dei piccoli che senza saperlo regalano agli adulti la possibilità di comprendere ancor meglio il bambino che hanno davanti a loro.

Il disegno non è sempre uguale infatti così come il suo creatore esso si evolve ...  ecco alcuni esempi:

LA FIGURA UMANA
Evoluzione del disegno

3/4 anni


Il bambino rappresenta “la persona”.
In un unico schema rappresenta chiunque.
  • CERCHIO (la testa molto grande) da cui si dipartono le braccia e le gambe. L’omino “cefalopode” universale per tutte le razze del mondo.
  • Ben presto all’interno del cerchio compaiono due occhi grandi. Successivamente compaiono la bocca e il naso.

4 anni e mezzo
  • Primo abbozzo di tronco, a cui spesso è aggiunto l’ombelico che affascina molto i bambini. A volte lo posizionano al di fuori della figura.


5 anni
  • L’omino è riconoscibile, le braccia e le gambe sono collocate in modo corretto al tronco. Compaiono le orecchie spesso di dimensioni eccessive. L’occhio acquista un contorno più preciso, nel centro compare la pupilla (che rimarrà anche nelle figure di profilo). Il tronco si allunga e si allarga e diventa più grande della testa. Braccia e gambe sono bidimensionali e a volte compaiono accenni di vestiario. L’omino è posto sempre in verticale.

6 anni
  • L’omino è proporzionato, compare il collo, le braccia “acquistano” le mani. Ci vuole un po’ più di tempo affinché le braccia diventino una prosecuzione delle spalle e la testa si sollevi sul collo. L’omino è inserito in un contesto e personalizzato.

Il cammino per arrivare alla figura completa di organi e abiti in corretti atteggiamenti di quiete e di moto dura almeno 10 anni e in alcuni casi non si conclude mai.

IL DISEGNO DELLA CASA

La casa è uno dei temi più rappresentati dai bambini. La casa simboleggia il rifugio, il calore familiare, il nucleo originario amato o sofferto.
Può essere accogliente ma anche respingente.
Può essere reale o immaginaria.
In ogni caso, il disegno della casa esprime un importante contenuto emotivo del bambino e in esso il bambino proietta se stesso.


Che cosa è importante osservare:
  1. Evoluzione del disegno rispetto l’età del soggetto
  2. Dimensione della casa
  3. Tipologia della casa
  4. Omissioni
  5. Ambientazione
  6. Collocazione del disegno
  7. Utilizzo e scelta dei colori

A 4/5 anni il disegno della casa presenta tratti semplici : un quadrato con sopra un triangolo.
Dai 5 ai 6 anni il disegno si arricchisce di particolari (porta, finestre, camino, etc.)

Verso i 7 anni la casa è inserita in un ambiente ricco di altri elementi : sole, alberi, strade, prati, fiori, nuvole, etc.

Casa accogliente

Segni che denotano un bambino aperto, spontaneo, estroverso, curioso, sicuro dei suoi rapporti affettivi :
Casa grande
Finestre aperte con tendine colorate
Porta con maniglia ben visibile
Comignolo con il fumo
Presenza di una strada lineare che va verso il basso
Presenza di un sole non oscurato da nuvole
Presenza di alberi e/o di altri elementi distanti dalla casa
I bambini introversi, timidi, molto sensibili, che hanno bisogno di continue conferme da parte dei familiari tendono a disegnare una casa piccola, sulla base inferiore del foglio e con meno elementi rappresentati. I colori sono più tenui, il tratto più leggero.

Casa respingente

Segni che denotano situazioni problematiche:
Finestre assenti , sbarrate , chiuse, minuscole e/o sotto il tetto
Porte assenti, sbarrate, con presenza di chiavistelli
Presenza di due porte
Tetto schiacciato o molto allargato, non proporzionato al resto della casa
Comignolo senza fumo o assente
Strada tortuosa - strada che va verso l’alto - strada che s’interrompe bruscamente - strada che si biforca
Presenza di recinti e di palizzate
Presenza di alberi attorno alla casa
Casa disegnata in lontananza inserita in un paesaggio molto vasto (collina, monti, prati)
Presenza di sole coperto da nuvole
Mancanza di colori

Quando un bambino disegna un castello solitamente esprime una grande fantasia e creatività, anche in questo caso ciò che importa osservare è il messaggio emotivo del disegno.
Può essere il “rifugio ideale”, oppure una “prigione”.

( fonte : http://www.psicologi-italia.it/psicologia/famiglia-e-bambini/1042/interpretazione-disegni-bambini.html)

IL DISEGNO E LE NUOVE TECNOLOGIE
Anche il disegno oggi ha risentito delle nuove tecnologie infatti spesso capita di vedere bambini che con il loro tablet colorano figure semplicemente passando il loro dito sopra lo schermo....

ES: L'inchiostro digitale è un insieme di funzionalità presenti nei computer dotati di tavoletta grafica che permettono all'utente di scrivere o disegnare a mano con un computer.
(fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Inchiostro_digitale_(Tablet_PC))

Penso di essere riuscita a rispondere attraverso questo approfondimento alle mie curiosità riguardo alla visione generale del disegno e del suo creatore " il bimbo artista" .Penso che vedere i bimbi spensierati e felici nel disegnare sia una cosa sensazionale e noi adulti dobbiamo fare tesoro delle loro creazioni e rispettare i loro tempi ... non dobbiamo arrabbiarci se spesso si sporcano con i colori , se ci colorano i muri , se si fanno le manate ecc ... i bambini sono belli così " pastrocchioni " e gli adulti devo rispettare questa loro natura!



giovedì 14 novembre 2013

PERSONAL LEARNING ENVIRONMENT

DEFINIZIONE UFFICIALE DI PLE :

Ambienti di apprendimento personali (PLE) sono sistemi che aiutano gli studenti a prendere il controllo e gestire il proprio apprendimento. Ciò comprende il sostegno per gli studenti a:
  • impostare i propri obiettivi di apprendimento
  • gestire il proprio apprendimento, sia il contenuto e di processo
  • comunicare con altri nel processo di apprendimento
http://en.wikipedia.org/wiki/Personal_learning_environment 

COSA RAPPRESENTA PER ME IL PLE :

Il PLE è l’ insieme di strumenti , strategie e modalità che meglio mi permettono di arrivare ad una conoscenza completa di un determinato argomento. Il PLE è un meccanismo soggetivo  che  varia da persona a persona in base alle proprie capacità ed alle proprie esigenze  e che si forma durante tutto l’ arco di vita proprio come l’ apprendimento stesso. Il PLE  però ci è utile non solo nell’ ambito dell’ apprendimento formale ma anche di quello informale interessando l’ ambito formativo e non solo professionale . Vedo  il PLE come tutto ciò che ci permette di essere degli “ ATTORI SOCIALI ATTIVI “ in linea con l’ evolversi degli eventi e in grado di poter avere un quadro di conoscenze tale da renderci produttori di pensieri critici .Penso che il PLE sia un processo in continuo cambiamento che mi permette di adattarmi nel migliore dei modi alla realtà sociale che mi circonda .

IL MIO PLE MI E' UTILE PER:
  • UNIVERSITA' : per tenermi aggiornata sugli orari e sui luoghi delle lezioni e sui laboratori , per iscrivermi agli esami , per avere informazioni sui contenuti dei corsi e per svolgere le esercitazioni aderenti ad essi .
  •  COMUNICAZIONE : per comunicare in modo veloce ed efficace con parenti ed amici , per rimanere in contatto con persone che si trovano in altre città  permettendomi anche di vederli attraverso la webcam , per tenermi aggiornata sugli eventi che riguardano persone che conosco e ricevere informazioni anche legate all' ambito professionale attraverso la mail .
  • SVAGO / CURIOSITA' : per cercare news ,  per ascoltare la musica che mi piace , per permettermi di raggiungere i luoghi che vorrei visitare e per permettermi di sapere in anticipo le condizioni metereologiche che vi troverò , per tenermi aggiornata sugli eventi culturali , politici , economici  e di cronaca del mio paese e di quelli esteri.
  • APPRENDIMENTO : per risolvere i miei dubbi , per conoscere nuovi concetti , per fare ricerche , per studiare e per rimare informata . 
 GLI STRUMENTI DI CUI SI SERVE IL MIO PLE SONO:
  • CARTACEI : come i libri che mi permettono di sottolineare e scrivere affianco , dizionari per comprendere meglio l' origine ed il significato delle parole , le enciclopedie per svolgere ricerche ed i giornali . 
  • TECNOLOGICI : come il computer , il tablet , lo smartphone che mi permette in ogni momento e in ogni luogo di svolgere ricerche e rimane aggiornata .