martedì 26 novembre 2013

SOLE

( fonte :http://www.flickr.com/photos/paolo_cst/334326664/ )

ECCO ALCUNI DISEGNI


Considerando che finora vi ho parlato per lo più a livello teorico del disegno infantile ho pensato ora di riportarvi un un video che rappresenta in modo pratico alcune creazioni ; gardandolo possiamo cogliere : le tecniche di creazione , gli oggetti più rappresentati , i colori più utilizzati ecc... attraverso i quali i bimbi esprimono le loro emozioni , le loro passioni . i loro timori e quindi attraverso cui si raccontano!!
Dateci un' occhiata...

LABORATORIO CREATIVO PER BAMBINI

 

Ho pensato di riportarvi un esempio pratico di laboratorio creativo per bambini dove possiamo ammirare i " piccoli artisti " intenti nel rappresentare attraverso vari materiali e nel modo che più gli piace le loro idee dando libero sfogo alla loro fantasia .Essi in modo collaborativo ed inconsapevole stanno affinando le loro capacità artistiche!!!

domenica 24 novembre 2013

IL COLORE NELLA CROMOTERAPIA

( fonte immagine:http://www.flickr.com/photos/antoniodemanuele/8074838955/ )

Approfondendo il tema del disegno mi sono chiesta se i colori con i quali riempiamo i nostri disegni possono darci dei benefici... cosi ho fato una ricerca sulla cromoterapia che appunto utilizza i colori come cura vedendo in essi una fonte di benessere.  Partirei dunque da una definizione di cromoterapia per poi passare agli effetti dei colori sul nostro benessere...

DEFINIZIONE DI CROMOTERAPIA:
La cromoterapia è una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per la cura delle malattie.L'utilizzo dei colori è normalmente regolato da principi comuni, analoghi a quelli che portano a scegliere il colore dell'abito da indossare o la tinta delle pareti di casa per abbinarli a una determinata personalità e favorire o contrastare un certo stato d'animo. Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio, e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo e calmare certi sintomi.L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, ed anche i presupposti della teoria sono considerati scientificamente incoerenti.

EFFETTI DEI COLORI:

In cromoterapia, ogni colore viene associato a particolari caratteristiche psichiche e spirituali degli individui, e i sostenitori della stessa credono che avrebbe particolari effetti sul funzionamento dell'organismo. Non esistono prove cliniche o scientifiche della fondatezza di tali asserzioni indimostrate.
A ciascun colore vengono poi associate proprietà specifiche, spesso basate su semplici analogie psicologiche; nel seguito vengono riportati alcuni esempi basati sulle teorie (prive di riscontri scientifici) di settore.

ROSSO

Il rosso ha valenze sia positive che negative. Da un lato il rosso è il colore dell’amore,dall'altro è il colore del fuoco, e quindi può rappresentare il fuoco, il calore, l’energia e la luce. Questo colore viene associato alla forza, alla salute e alla vitalità e rappresenta il fuoco, la gioia, la festa, l'eccitazione sessuale, il sangue e le passioni violente.

ARANCIONE

L'arancione avrebbe secondo la cromoterapia un'azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali e un grosso effetto di integrazione e di distribuzione dell'energia, inducendo serenità, entusiasmo, allegria, voglia di vivere, ottimismo, positività dei sentimenti, sinergia fisica e mentale.

GIALLO

Il giallo viene associato alla parte sinistra del cervello e in genere al lato intellettuale, con effetti di stimolazione e aiuto nello studio. È considerato un colore protettivo e concreto, in aiuto a chi è troppo aperto o troppo creativo, associato alla felicità, alla saggezza e alla immaginazione, generatore di buon umore, sia che si indossino indumenti di tale colore sia come tinteggiatura per le pareti.

VERDE

Il verde, colore fondamentale della natura, è il colore dell'armonia: simboleggia la speranza, l'equilibrio, la pace e il rinnovamento. È un colore neutro, rilassante, favorisce la riflessione, la calma, la concentrazione.

Blu

Il blu è un colore calmante e rinfrescante. Per le teorie di settore, è un colore che calma e modera e che fa dimenticare i problemi di tutti i giorni.

(fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Cromoterapia)

Mi è capitato diverse volte di andare presso alcuni centri termali e vedere intere sale dedicate alla cromoterapia e devo dire che questa forma di terapia è davvero efficace una volta usciti da tali stanze si prova un vero senso di benessere...

venerdì 22 novembre 2013

DISEGNO COME ARTETERAPIA

( fonte immagine : http://www.flickr.com/photos/tempodeflorescer/6209120271/in/photolist-asFn8M-asFma2-fcFh8h-cv6UBj-fcFkkJ-cv6ydm/lightbox/)



Proseguendo nel mio approfondimento sul disegno mi sono chiesta in quale modo il disegno può essere di sostegno alle persone con difficoltà , adulti e bambini .... così ho scoperto che il disegno così come la musica, la danza ecc.. fà parte degli strumenti attraverso cui si applica l' arteterapia che in generale consiste nel vedere l' arte come una cura . Ecco alcune notizie in più : partirei dalla sua definizione per poi analizzare come il disegno viene utilizzato in questa forma speciale di terapia...

L' ARTE TERAPIA:
L’arteterapia può essere definita come l’insieme dei trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione, e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia e la riabilitazione al miglioramento della qualità della vita.
(fonte: http://www.psicolab.net/2005/arteterapia-l%E2%80%99arte-che-cura/)

DISEGNO E PITTURA:
Il disegno e la pittura: Il disegno e la pittura vengono utilizzate in arteterapia per acquisire o potenziare la capacità di contattare le emozioni e rappresentarle in una dimensione fantastica attraverso la forma e il colore. Inoltre, richiedendo l’attivazione della coordinazione visuomotoria e la capacità di movimenti fini e precisi, comporta un giovamento anche da un punto di vista strettamente motorio. Il disegno assume infatti in arteterapia tre significati: un significato ludico (per creare), un significato narrativo (per raccontare di sé), e un significato conoscitivo (per porsi e rispondere a delle domande). Ma soprattutto il disegno ha un valore proiettivo. Il disegno infatti permette di esplicitare i propri conflitti e le proprie ansie che, assumendo concretezza e divenendo finalmente qualcosa di esterno a sé, trovano finalmente il distacco necessario per poter essere affrontate in maniera meno ansiogena.
Noti sono i numerosi test proiettivi che utilizzano le arti grafiche e in particolar modo il disegno, come il test della figura umana di Manchover, il test dell’albero e della famiglia di Koch, e il test della casa di Buck. A prescindere dai test, qualsiasi tipo di disegno contiene ovviamente aspetti proiettivi, che si ritrovano nel modo in cui viene utilizzato lo spazio (in questo caso il foglio), il tipo di tratto, e i colori utilizzati. Il disegno può inoltre essere utilizzato in arteterapia come strumento di analisi delle dinamiche di gruppo e del modo in cui ciascun soggetto interagisce nel gruppo. Proponendo, ad esempio, un disegno di gruppo – in cui sia lo spazio (il foglio), che gli strumenti (colori, matite, etc.), che il tema sono unici per tutto il gruppo – potranno rendersi evidenti le dinamiche di potere all’interno del gruppo e le modalità che il gruppo elabora per la risoluzione degli eventuali conflitti, nonché il modo in cui ciascun membro si relaziona al gruppo, alle sue dinamiche di potere e al conflitto.
Per quanto riguarda la pittura possono essere utilizzate tutti gli strumenti e tutte le tecniche pittoriche, come ad esempio i pennarelli, le tempere, gli acquarelli, i colori a dita, il collage e così via. Va tenuto presente che anche la scelta di un certo strumento ha un valore simbolico. Mentre, ad esempio, i pennarelli, facili da usare e con un tratto nitido e definito, danno sicurezza, le tempere e, ancora di più, i colori a dita sporcano e richiedono un coinvolgimento maggiore, e infatti di solito non vengono usati da persone con tratti ossessivo-compulsivo. O ancora il collage, che richiede un minor impegno creativo perché si tratta solo di assemblare, viene di solito scelto da persone che si sentono in qualche modo minacciati da un’attività creativa troppo libera. La scelta, invece, di usare più strumenti insieme, è indice di grande flessibilità ed è molto utile nello sviluppo del pensiero laterale, che esula dagli schemi classici. Anche il modo in cui i soggetti si avvicinano ed effettuano la scelta ci dice molto di loro.
( fonte : http://www.psicolab.net/2005/arteterapia-l%E2%80%99arte-che-cura/)



COME OSSERVARE IL DISEGNO INFANTILE


Approfondendo il tema del disegno nel mondo infantile mi sono anche chiesta in quale modo noi adulti possiamo comprendere il significato più profondo che si nasconde dietro ai disegni infantili... così ho cercato alcune linee guida da seguire per arrivare a tale comprensione. In particolare mi sono chiesta cosa dobbiamo analizzare del disegno infantile e come possiamo farlo , a riguardo ho trovato alcune regole e test molto interessanti che ora vi riporto:


10 REGOLE D' ORO PER OSSERVARE I DISEGNI DEI BAMBINI
  1. situa il disegno nel suo contesto (farsi raccontare il disegno dal bambino)
  2. ricorda che il bambino si proietta nel suo disegno
  3. il disegno è un'istantanea
  4. osserva il disegno nel suo insieme
  5. presta attenzione all'uso dei colori
  6. valuta lo spazio occupato dal disegno
  7. ricorda che la presenza di animali è molto importante
  8. i personaggi sono essenziali
  9. non fare mai commenti negativi (un commento negativo blocca la libertà nell'esprimersi attraverso il disegno e conseguentemente si traduce in un blocco emotivo per il bambino)
  10. verifica se c'è la ripetizione ossessiva di un tipo di disegno
E' possibile effettuare alcuni semplici TEST (senza la presunzione di intenderli come elementi “diagnostici”, ma allo scopo di fornire all'adulto spunti di riflessione che andranno poi eventualmente verificati da chi ha una competenza specifica). 

TEST ALBERO

Consegna: “Disegna un albero, quello che vuoi, puoi usare anche i colori”

L'albero rappresenta l'energia interna del bambino.

  • Radici: sono la parte legata al nutrimento che non si vede, ma che permette di crescere. E' la mamma.
  • Tronco: è la sicurezza di sé
  • Chioma: i rami si “allargano al mondo”. E' il rapporto con gli altri
  • Frutti: attaccati ai rami sono un elemento positivo, indice di generosità; senza rami possono invece essere segno di insicurezza: sono frutti legati al nulla
  • La presenza di dettagli attorno all'albero (funghi, farfalle, ecc.) indica che ci sono energia e nutrimento anche per gli altri.
  • Il nodo sul tronco (tana dello scoiattolo per esempio) è simbolo di bisogno di protezione.
(fonte: http://www.tecnologieducative.it/index.php?option=com_content&id=1466)


giovedì 21 novembre 2013

IL DISEGNO E I BAMBINI AUTISTICI

Analizzando il tema del disegno infantile mi sono chiesta anche se il disegno può essere d' aiuto a bambini affetti da alcuni disturbi in particolare mi sono concentrata sull' autismo, e di seguito riporterò le notizie che ritengo più interessanti.

DEFINIZIONE DI AUTISMO:
Prima di passare all' analisi dei disegni di bambini autistici cerco di deinire meglio cosa si intende per autismo:
L'autismo, chiamato originariamente Sindrome di Kanner, è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.[1]Più precisamente, data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalso l'uso di parlare, più correttamente, di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders).

Analisi dei disegni di bambini autistici
Gli studi psicoanalitici rimangono ancora utili nel tentativo di penetrare i segreti dell’inconscio, di comprendere il linguaggio emotivo espresso dai bambini autistici, come da tutti i bambini, attraverso il disegno, rompendo quella barriera comunicativa, quel muro che quotidianamente si frappone tra sé ed i familiari, i maestri, i compagni di scuola.
Generalmente, il bambino autistico manifesta totale disinteresse per le persone e per gli avvenimenti che accadono intorno a lui: egli è immerso nel suo mondo, lontano dalle frustrazioni, dalle delusioni e dai pericoli esterni.
Le sue risposte sono sempre bizzarre, insolite ma, se sostenute da buona intelligenza, rivelano un tipo di associazione mentale originale.
I bambini autistici manifestano nei loro disegni la tendenza a rappresentare un mondo fantastico nel quale vivono immersi e completamente posseduti.
Il regno dell’immaginario e del fantastico li ingabbia fino ad impedire loro il viaggio di ritorno, scatenando una fantasia sfrenata, fatta spesso di rappresentazioni catastrofiche e lugubri che esprimono una percezione ansiosa dell’universo.
L’impossibilità di comunicazione con le persone, in particolare con quelle familiari, emerge con la rappresentazione grafica di figure fisse, separate tra loro da linee nere e verticali che possono talvolta assumere l’aspetto di muro invalicabile o ancora, di un mare diviso a metà.
A volte i bambini autistici non si rappresentano graficamente come esseri umani, ma come oggetti con i quali tendono completamente ad identificarsi. Negli anni Settanta, lo studioso Betthelaim riportò il caso di un bambino autistico di nove anni che in un suo disegno si era identificato con una macchina.
Egli venne definito “bambino meccanico” in quanto si rappresentava chiuso in un marchingegno meccanico che gli controllava sia la respirazione che i movimenti.
“Le esperienze quotidiane del bambino” come ricorda di questo caso Anna Oliverio Ferraris in un suo libro “erano fortemente condizionate dalla convinzione di essere una macchina, tanto che si rivolgeva agli altri con monosillabi, parlava a se stesso come ad una macchina e i suoi movimenti erano simili agli scatti regolari di un meccanismo…La sua vita era regolata da riti precisi e rigidi, entrando nella stanza da pranzo egli tendeva un immaginario filo elettrico da un’immaginaria fonte di energia al tavolo, poi isolava se stesso con un tovagliolo e soltanto allora si sedeva per mangiare” .

L’identificazione con il marchingegno meccanico venne spiegata da Betthelaim come la conseguenza di un rifiuto affettivo da parte della madre nei confronti del figlio; rifiuto manifestato fin dalla nascita del piccolo.
Di qui la necessità da parte del bambino di compensare questa carenza affettiva attraverso la creazione di un guscio “meccanico” che gli permetteva di affrontare con la freddezza e la rigidità delle azioni automatiche l’indifferenza ed il mutismo affettivo del mondo esterno.
L’analisi di altri disegni di bambini autistici ha mostrato come alcuni di essi esprimano in modo marcato e netto una forte fantasia di aggressività, testimoniata per esempio dalla forte pressione esercitata sul foglio, tanto da lasciare dei buchi, oppure la raffigurazione di dettagli del volto molto marcati (mento rinforzato, collo tozzo o bocca larga e spessa) o di gesti violenti (pugni chiusi, narici disegnate) o ancora,di personaggi armati o in procinto di compiere atti violenti.
E’ interessante ricordare il disegno di una bambina autistica di nove anni nel quale era rappresentato un uomo gigantesco che aveva in una mano un bastone e nell’altra una casa con alcune persone al suo interno.
In questo disegno si poteva cogliere l’angoscia profonda di questa bambina nel comunicare col mondo e la necessità di annientarlo, in qualche modo, per garantirsi la sopravvivenza.
Alcuni bambini autistici manifestano la propria aggressività o forte angoscia nei confronti del mondo, utilizzando colori molto forti, come il rosso ed il nero.
Alcune volte, l’aggressività viene indirizzata verso se stessi: un bambino autistico di sette anni da me incontrato qualche anno fa si raffigurava come un omino nero che perde una mano tagliata con una forbice.
Ciò sta a significare la forte diffidenza ed ansia di uscire “allo scoperto”.
Da quanto sin qui detto, si può allora sostenere che l’approccio psicoanalitico risulta ancora valido nello studio sistematico dei disegni dei bambini, in particolare di quelli più isolati dal punto di vista comunicazionale col mondo esterno, fornendo un utile strumento diagnostico delle problematiche e delle difficoltà delle quali consapevolizzare gli ambienti educativi, fatti da insegnanti e genitori, frequentati dai bambini, sì da aprire un varco attraverso il quale poter iniziare un progetto condiviso di obiettivi e di valorizzazione di potenzialità nascoste, come testimoniano numerose creazioni artistiche di bambini e ragazzi autistici.